Le lesioni della cartilagine articolare sono una sfida della medicina moderna. La crescente disponibilità di metodiche di diagnosi (Risonanza magnetica nucleare soprattutto) consente una migliore definizione delle varie problematiche della lesione. La cartilagine articolare possiede una capacità di rigenerazione limitata sia per assenza di vasi sanguigni che per ridotto potenziale proliferativo dei condrociti. Il difetto cartilagineo quindi non guarisce autonomamente. Se non trattato, il difetto si aggrava e diventa artrosi.

L’artrosi ha un grosso impatto sulla qualità della vita essendo tra le prime 10 cause di disabilità nel mondo. Negli ultimi anni sono state proposte diverse soluzioni non invasive di discreto successo per il trattamento del dolore, per il miglioramento della funzionalità articolare e per modificare la storia naturale di questa patologia. È effettivamente vero che l’iniezione intra-articolare di cortisone dia sollievo immediato dal dolore ma spesso l’effetto non è duraturo. È per questo motivo che ampio spazio hanno le infiltrazioni con acido ialuronico, di cui ne esistono varie formulazioni che si differenziano in base a volume, concentrazione, origine e peso molecolare del prodotto. Il recente interesse per la medicina rigenerativa, ha indirizzato molti studi sulla riparazione e rigenerazione della cartilagine articolare attraverso l’uso di cellule staminali e c’è un impegno continuo della ricerca in questo campo, con la realizzazione di nuovi prodotti e nuove possibilità terapeutiche infiltrative.